Camera 830 – Vento.

Blog  |  29 marzo 2015

room 830

Ogni notte. Ovunque mi trovi. A letto. Non importa come. Al buio. Mi stendo sul lato destro, quello che non fa male.

Sera di vento e di luna

Nel buio il sospiro di un’onda lontana

confonde i miei passi si scioglie nel blu

Vento che asciuga il mio viso

Respiro salato

Ricordo improvviso che affiora in silenzio

Da dove chissà

Una carezza passata

La giusta parola che poi sia perduta

Come magari un sorriso un sogno seguito che tempo non ha

Arriva il pensiero. Arriva l’immagine. Il corpo mio fermo. Immobile. Respiro lento. Quasi si ferma. Il rumore del tuo nome nella testa. Sempre più forte. Ti devo pensare per non pensarti. Non devo muovere il corpo per poter andare lontano da te con la mente. Non devo muovere il corpo per non arrabbiarmi. Se mi arrabbio mi muovo. Se mi arrabbio ti penso. Non mi devo muovere per stancarmi. Perché se mi stanco mi spengo. Perché se mi stanco non sono qui. Se mi stanco, mi hai perso.

Vento

Profumo di mare

Aprire le ali

Lasciarsi portare chissà se saprò mai danzare così

Mare che culla i pensieri

Fa prendere il volo ai miei desideri

Discute nel cielo dipinto di blu

Ma se quel sogno ha sbagliato

Nel mio desiderio il pensiero spiegato

O forse solo incompreso confuso indifeso

E avverarsi non sa.

 



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