Camera privata – Una specie di disordine.

Blog  |  28 febbraio 2014

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I posts finora scritti hanno più o meno una traccia ordinata di sensazioni, vissute in momento, in un luogo. Poi ci sono cose pensate in ordine sparso, nel tempo, nello spazio. Eccole. Certe volte penso che sia stata una giornata eccezionale per quello che non ho fatto. Certe volte incontri sorrisi che non capirai mai. Certe volte penso che la vita sia quella cosa che vivendola insieme ci si disinnamora. Certe volte devo constatare quanto anche la concezione di “sto bene” fosse profondamente mutata dalle prime ore del mattino. Certe volte penso a quanto mi piace toccarti. Certe volte serve solo la speranza. Certe volte siamo una sola carne sulla carne. Certe volte sei una seconda voce. Certe volte seguo una strada senza spiegazioni. Certe volte conviene lasciarsi andare alla durezza. Certe volte vorrei ascoltare una sola voce. Certe volte ci vorrebbe un caffè. Certe volte anche ciò che brilla deve fare i conti con un’oscurità che non riesce a rischiarare. Certe volte mi annoio. Certe volte è tutto in una sola parola. Certe volte mi sveglio come se niente fosse. Certe volte vedo più di quanto serve. Certe volte vivo senza intervalli. Certe volte mi lascio includere. Certe volte il tuo corpo è qui. Certe volte devo essere un presente. Certe volte mi perdo sin da pagina uno. Certe volte sei un’urgenza. Certe volte considero una fortuna avere tanti livelli. Certe volte sorridi. Certe volte mi imbarazzo ancora. Certe volte ci perdiamo nell’esitazione. Certe volte è necessario incrociare gli sguardi, i sorrisi e le voci per davvero. Certe volte la confusione esalta la tua bellezza. Certe volte al mattino perdi la freddezza del profilo. Certe volte non è abbastanza. Certe volte sono completamente solo. Certe volte ordino una Blanche de Nomur. Certe volte servirebbe che tu fossi presente. Certe volte ti giri dall’altro lato come se niente fosse. Certe volte tutta questa conoscenza non mi aiuta. Certi abbracci mancati li sentirai per sempre. Certi abbracci non vanno chiesti, vanno ricevuti. Certi abbracci contengono tutte le parole che non dici. Certi abbracci deludono con la loro assenza. Certe parole sanno di molto e certi silenzi di troppo. Certe volte mi scopro deluso. Certi abbracci rendono più liberi di essere. Mi piace la trasparenza. Mi piace la luce chiara delle idee e quella soffusa delle emozioni. Mi piace la puntualità. Mi piace il trucco per nascondersi non mi piace l’inganno. Mi piace che tu conosca i miei valori non negoziabili. Mi piace regalarti la cosa più preziosa che ho, il mio tempo. Mi piace il punto interrogativo che apre. Non mi piace l’indecisione. Non mi piace pasta e ceci. Non mi piace la doppia coppia e il doppio gioco. Non mi piace non capire. Mi piace il lato ludico di ogni cosa, non mi piace non avere senso. Certi abbracci sono desideri, certi abbracci sono passioni. Certe volte stai via troppo tempo. Certe volte resto anche troppo. Mi piace fare le cose perchè fanno stare bene. Quando sto bene mi piace condividerlo. Non mi piace non sapere, mi devasta. Non mi piace far passare troppo tempo. Certe volte sei addosso, certe volte sei accanto. Una specie di disordine.



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