Camera privata – Con nostalgia.

Blog  |  09 ottobre 2013

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Caro Sorriso,

scrivo a te che ho di nuovo perso di vista, proprio quando pensavo di poter riallacciare i rapporti. Sono già svaniti gli orizzonti di promesse, non c’è più il mare da navigare. Erano onde di emozioni che portavano vento fresco nelle torride giornate d’estate. Ora il freddo si avvicina, il respiro è più corto, e vivere al buio del non luogo tra volti sconosciuti è il conforto della mente. E’ un ritorno alle origini. La mia prima casa è stata un non luogo. Il primo volto quello di uno sconosciuto. Ed è lì che ritrovo la quiete. E’ con le mie origini non definite che posso vivere. Ho ceduto in quei giorni alla folle idea di essere sul punto di una svolta, e non da solo. Un’affascinante idea nella quale avrei affrontato queste nuove strade in compagnia di un altro sorriso. Qualcuno che avrebbe condiviso il piacere di una scoperta. Qualcuno che avrebbe visto chi sono e non come sono. Ora siamo di nuovo estranei all’altro. Abbiamo passato poco tempo insieme, ma è stato bello comunque. Ora non ci parliamo, forse sei in collera con me e non ti biasimo per questo. Potrei raccontarti tante ragioni perché ti ho tradito, ma è anche giusto che tu sappia cosa mi è accaduto. Ero in una città lontana dalla mia, ho incontrato un altro sorriso. Uno di quelli delicati, che avevo pensato fossero descritti solo nei libri e che ora trovo indimenticabile. Un sorriso che non nascondeva una certa melancolia e che per questo ho sentito da subito. Forse incautamente da subito. Ma ci sono momenti in cui non controlli il tempo e il modo. E così, anche se per poco, anche se in modo non esclusivo, l’ho visto, toccato, vissuto. Ora è un ricordo, un’immagine nella mente. Il senso di abbandono è forte. Il senso di non meritarlo di più. Il senso di non meritare una fiducia, anche se piccola, ancora di più. Ho accettato i più severi e diversi giudizi, ma tutti avevano in comune la radice di non essere creduto, accettato, ispirare fiducia. Sono pieno di difetti definiti e pregi sfocati. Mi faranno compagnia in questo viaggio tra non luoghi e non persone. Ora lascio che il silenzio e il vuoto siano protagonisti sul palcoscenico. Con nostalgia, tuo F.



Commenti

2 commenti

  1. che bello! un abbraccio…

    Patrizia
    12 ottobre 2013 h 19:22
  2. Grazie Patrizia, che arrivi anche a te!

    admin
    13 ottobre 2013 h 09:44





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