Intrusioni di un venerdì sera.

Blog  |  19 aprile 2013

La pioggia che copre le parole. La birra torbida che ancora profuma in bocca. Le bocche aperte, vicine. Uno di fronte all’altro, le labbra si toccano. Non è un bacio. E’ un respiro. Comune e profondo. Non sei tu. Non sono io. Respiri. Dentro, fuori. Vuoi solo strisciare labbra contro labbra. Nessun volto. Solo corpi. Nessun nome. E’ stato un istante. E marciapiedi. E porte. E passanti. Dentro, fuori. Respiri. Alternati e asincroni. Inesorabili. Un minuto o un’ora. Fino a cercare il vuoto. Vuoto caldo. Pioggia. Respiri. Dentro, fuori. Il sorriso inesorabile. Assenza che diventa mancanza.



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