Camera 319 – January rain

Blog  |  08 gennaio 2012

Prima o poi doveva succedere.  Di scegliere di mettermi in gioco. Di dare tutto me stesso. Di fare le cose perchè ci credevo. Di camminare guardando sempre avanti. Di non badare al tempo. Di stare lontano da casa o senza casa. Di attraversare il giorno e la notte con la stessa energia. Di affrontare il cambiamento con spirito di sfida. Di accettare responsabilità sempre più grandi di me. Di far coincidere l’impegno con il divertimento. Di parlare con tutti sempre con generosità. Di criticarmi e rimproverarmi per quello in cui non riuscivo. Di aiutare chi si trovava in emergenza. Di perdere il concerto di cui avevo comprato i biglietti mesi prima. Di scrivere lettere senza destinatario. Di attendere alla fermata d’autobus per un anno intero. Di annoiarsi a pagina 32. Di rincorrere il sogno sbagliato. Di vedere tante facce che diventano una. Di svegliarmi nel cuore della notte e partire senza averci pensato prima. Di fare piani, progetti e dimenticarli in un cassettto. Di pensare di avere tutto sotto controllo e invece era il tutto che aveva controllo su di me. Di telefonarti e non avere risposta. Di pensarti e ricevere una tua telefonata. Di perdermi e ritrovarmi. Di cucinare per amore. Di tingermi i capelli di biondo e diventare rosso. Di dormire con il pigiama. Di fare la doccia in due. Di dimenticare una giacca in una camera d’hotel. Di perdere un aereo anche se ero davanti al gate perchè ero al telefono. Di dire una parola di troppo. Di non avertelo detto abbastanza. Di non aver saputo chiedere. Di correre. Di regalare una chiave. Di mandare dei fiori. Di smettere di fumare. Di ricominciare tutto daccapo. Di dimagrire. Di avere una camicia bianca. Di bruciare lettere del passato. Di perdere due corde vocali e ritrovarsi senza voce. Di sposarsi. Di fare due figli. Di non essere presente. Di cambiare lavoro rinunciando a quanto costruito. Di cambiare lavoro perchè costretto. Di tradire. Di rubare. Di rendere felice qualcuno. Di far piangere qualcuno. Di cambiare strada per cercare il traffico. Di dire di no. Di piangere per un’assenza. Di far piangere per un’assenza. Di essere egoista. Di essere pessimo. Di essere meschino. Di essere ipocrita. Di non mangiare. Di scrivere due volte la stessa cosa. Di regalare dei fiori. Di bere vino ed ubriacarsi. Di non sapere dove fosse l’auto. Di svegliarsi in un letto d’ospedale. Di ridere ma non sorridere. Di guardare lo stesso film ogni volta che volo. Di pensare che mancano tante altre cose da scrivere qui dentro. Di pensare che tutto questo interessi a qualcuno.  Di scoprire che piove anche a gennaio.



Commenti

Un commento

  1. a volte a qualcuno magari invece interessa, perché escluderlo..

    bel post. molto severo anche, autocritico. magari aspettiamo di leggere i prossimi, potrebbe succedere di trovar tue parole più lievi e spensierate, o comunque più indulgenti verso te stesso.

    Nicole
    10 gennaio 2012 h 17:42





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